



Il nido è il regalo più importante che possiamo fare ai bambini, è la possibilità di scoprire sé stessi e ricevere il dono dell’altro, dove l’altro è un bambino come loro, specchio dei loro bisogni, compagno di giochi e di prime scoperte.
In uno spazio ampio ed attrezzato, i bambini hanno l’opportunità di giocare, apprendere, sperimentare e crescere in armonia con loro stessi e con lo spazio circostante.
Si utilizzano materiali e strumenti atti allo sviluppo armonico del bambino capaci di stimolare la creatività e la socializzazione nel piccolo e nel grande gruppo.
Il nido è il regalo più importante che possiamo fare ai bambini, è la possibilità di scoprire sé stessi e ricevere il dono dell’altro, dove l’altro è un bambino come loro, specchio dei loro bisogni, compagno di giochi e di prime scoperte.
In uno spazio ampio ed attrezzato, i bambini hanno l’opportunità di giocare, apprendere, sperimentare e crescere in armonia con loro stessi e con lo spazio circostante. Si utilizzano materiali e strumenti atti allo sviluppo armonico del bambino capaci di stimolare la creatività e la socializzazione nel piccolo e nel grande gruppo.
Obiettivi e finalità
L’asilo nido è un luogo privilegiato di crescita e sviluppo delle potenzialità individuali, cognitive, affettive e sociali, finalizzato al raggiungimento di uno sviluppo armonico della personalità.
Le finalità educative vengono promosse e sostenute attraverso esperienze che tengano conto delle peculiarità, caratteristiche e potenzialità di ciascun bambino, prestino attenzione alle dimensioni affettive, sociali, cognitive, senza considerarle separatamente, ma assumendo un approccio olistico che le promuova in un’ottica unitaria. L’obiettivo primario è favorire la crescita del bambino in modo sereno, in un ambiente che sappia continuare e integrare l’attività della famiglia.
- Conquista dell’autonomia personale
- Contribuire alla socializzazione
- Favorire la crescita armonica e il benessere psicofisico
- La costruzione dell’autostima
- Favorire lo sviluppo affettivo e sociale
- Favorire lo sviluppo cognitivo
- Favorire la comunicazione verbale e non verbale
Gli obiettivi specifici vengono stabiliti in base ai vari aspetti dello sviluppo globale del bambino, considerati nella loro specificità ed in base all’età.
Obiettivi sezione semidivezzi (12-24 mesi)
- Stare in piedi senza aiuto e camminare
- Alzarsi in piedi dalla posizione seduta senza aiuto
- Spingere e tirare oggetti
- Inginocchiarsi per raccogliere un oggetto, flettendo le ginocchia e le caviglie. Rialzarsi usando le mani come supporto
- Salire e scendere le scale con l’aiuto dell’adulto
- Manipolare oggetti sempre più piccoli
- Realizzare torri con 2 o più blocchi usando una o due mani
- Utilizzare la presa a pinza
- Comprendere semplici istruzioni e frasi
- Usare parole singole con un significato intenzionale
- Usare espressioni verbali di una o più sillabe per accompagnare azioni proprie e altrui, in riferimento a specifici contesti
- Mantenere l’attenzione per 2-3 minuti nell’osservare una figura verbalizzata dall’educatrice
- Trovare un oggetto tra altri oggetti diversi
- Influenzare consapevolmente il comportamento altrui con gesti pre-verbali
- Risolvere i problemi per prove ed errori
- Iniziare a usare oggetti in maniera strumentale
- Riuscire ad accovacciarsi e a rialzarsi senza usare le mani
- Salire gli scalini senza aiuto con passo alternato
- Riuscire ad arrampicarsi
- Dimostrare una buona coordinazione occhio-mano
- Costruire torri di 5 o più blocchi
- Tenere in mano uno strumento di scrittura utilizzando il pollice e le prime 2 dita
- Usare brevi frasi con 2 parole (“acqua ancora”), usandole nel contesto corretto
- Iniziare a manifestare la propria autonomia, esercitando la propria scelta anche contrapponendosi a quanto indicato dall’adulto
- Iniziare a parlare di sé, “raccontando” ciò che sta facendo
- Mettere in atto il gioco simbolico con giocattoli e oggetti
- Fissare per più tempo l’attenzione su una attività che lo interessa
Obiettivi sezione divezzi (24-36 mesi)
- Prendere e lanciare oggetti
- Calciare e rincorre oggetti
- Camminare lungo una linea retta senza deviare
- Seguire percorsi sempre più complessi
- Costruire torri di più di 6-7 blocchi, solitamente con la mano preferita
- Avvitare e svitare i tappi
- Usare i verbi oltre ai sostantivi
- Usare parole per indicare valori da lui percepiti (buono, cattivo, bello, brutto)
- Dimostrarsi interessato ad altri bambini che giocano, e partecipare al gioco per qualche minuto
- Rimanere concentrato senza farsi distrarre da rumori o altre attività nelle vicinanze
- Iniziare conversazioni e fare richieste
- Usare parole descrittive per sentimenti e emozioni
- Usare la cooperazione in situazioni di gruppo
- Acquisire il controllo sfinterico
- Essere autonomo nelle attività di igiene personale (lavare le mani, lavare i denti, andare in bagno)
- Vestirsi/svestirsi in modo autonomo
- Riuscire ad aggirare ostacoli sul percorso
- Sincronizzare sempre meglio i propri movimenti con quelli degli altri
- Costruire torri di 9 o più blocchi
- Riuscire a usare forbici
La giornata tipo
Tutti i momenti al nido sono attimi ricchi di significato, anche quelli di passaggio da un’attività all’altra.
È durante il periodo di inserimento, che rappresenta il passaggio dal genitore all’educatrice come figura di riferimento al Nido, che il bambino impara gradualmente a conoscere la “realtà nido” e le figure educative che vi gravitano intorno
Una volta che il bambino acquista familiarità con il nuovo ambiente, restano particolarmente curati i momenti della vita quotidiana del bambino al Nido: il distacco, il pasto, il cambio, il sonno, il ricongiungimento. Riti quotidiani ripetuti che permettono al bambino di imparare ad orientarsi nel tempo e nello spazio, di misurare le sue forze e di accorgersi dei pericoli, acquisendo così nel tempo fiducia e sicurezza in se stesso e nell’ambiente che lo circonda.
8.00 - 9.45
Accoglienza e attività ludico-educative libere e montessoriane
I bambini vengono accolti nello spazio comune. L’educatrice accoglie la coppia genitore-bambino e favorisce il processo di separazione in maniera graduale. Il momento dell’accoglienza è un momento di gioco libero in cui i bambini, dopo i rituali di saluto e distacco, scelgono con cosa lavorare liberamente da soli, con i compagni o con l’educatrice. Hanno a disposizione libri, attività e materiali montessoriani pensati per facilitare i primi approcci sociali con i pari.
9.45 - 10.30
Merenda e cambio
Non appena finito il gioco si va in bagno a lavare le manine per prepararsi al momento della merenda. Le attività di cura del corpo e igiene personale sono prive di fretta per dare la possibilità al bambino di imparare a “fare da solo” ed essere sempre più autonomo.
La merenda del mattino è a base di frutta fresca di stagione. Si condividono sguardi e racconti: è il primo momento di convivialità a tavola in cui si recitano una serie di filastrocche e/o canzoncine che, giorno dopo giorno, contribuiscono ad ampliare il lessico dei bambini e creano un rituale molto divertente.
Dopo la merenda arriva uno dei momenti di maggiore intimità con l’educatrice di riferimento.
Il momento del cambio è un momento intimo e delicato, fatto di coccole, sorrisi e tocchi leggeri. I bambini devono affidarsi completamente all’educatrice che si prende cura di loro e, per aiutarli a vivere con estrema serenità questa routine, vengono seguiti in questa attività da una sola figura, sempre la stessa. Questa è una delle pratiche in cui il contatto quotidiano diretto con l’educatrice crea un rapporto di fiducia per il bambino e gli permette una più serena vita all’interno del nido.
10.30 - 11.45
Attività didattiche ed educative organizzate a gruppi (in sezione o all’aperto)
È il momento dell’attività strutturata o gioco guidato dall’educatrice in base agli obiettivi pedagogici pensati. Le attività sono di diverso tipo a seconda del progetto educativo e delle specifiche predisposizioni dei bambini. Le attività variano dall’atelier artistico-creativo (giochi con pittura, collage e lavoretti con materiali da riciclo e colori), al gioco euristico (gioco sensoriale con materiali di diversa origine), laboratorio musicale, dei travasi, del gioco simbolico, motorio, teatrale, laboratorio di cucina, fino all’orto e la semina.
11.45 – 12.45
Pranzo (Prima uscita 11.45)
A questo punto è arrivato il momento del lavaggio delle manine in preparazione al pranzo.
Subito dopo si va a tavola nello spazio previsto per questo importante momento: è un ambiente curato nei minimi dettagli con accorgimenti che creano un clima accogliente e sereno.
Mangiare tutti insieme sarà un’importante occasione di scambi verbali e di socializzazione fra i bambini e l’educatrice di riferimento. I bambini più grandi prenderanno la propria bavaglia, si siederanno da soli al proprio posto e verranno responsabilizzati con piccole consegne come quella di svolgere l’importante compito del cameriere portando piatti, bicchieri e posate agli amici. In un clima sereno, il bambino potrà sviluppare una relazione piacevole e sana con il cibo e si rapporterà gioiosamente al proprio corpo e agli altri.
12.45 - 13.30
Pulizia personale e gioco libero
Dopo le attività di cura del corpo e igiene personale sono previsti giochi rilassanti o la lettura di libri per predisporsi serenamente e tranquillamente al momento del ricongiungimento con i genitori.
13.15 - 14.30
Riposo e/o attività ludico – educative libere e montessoriane (seconda uscita 14.30)
Dopo l’eventuale uscita di alcuni bimbi, ha inizio il momento del riposo per i bambini che faranno l’intera giornata con noi. Il momento del sonno sarà accudito dall’educatrice pronta a coccolare e rassicurare ciascun bimbo, ogni volta che ne avrà bisogno.
I bimbi che non desiderano riposare, giocano liberamente nei vari ambienti della struttura seguiti dalle nostre educatrici.
























































Offerta formativa
Nel metodo Montessori, l’ambiente risponde ai bisogni fisici, psichici ed intellettuali dei bambini ai quali è destinato.
I contenuti dominanti della proposta educativa montessoriana sono: la conoscenza, l’osservazione del bambino, l’interazione affettiva, la padronanza delle competenze espressive e cognitive, la socializzazione, l’autonomia, l’indipendenza e la creatività.
Il metodo Montessori offre uno spazio e un tempo “a misura dei bisogni dei bambini” per permettere lo sviluppo e l’adeguamento armonico dei ritmi personali in sintonia con la famiglia; esso è aiuto all’autoeducazione.


A tal fine, ogni intervento didattico delle educatrici, nelle diverse fasi, è prevalentemente quello di offrire una facilitazione all’apprendimento, garantire un piano giornaliero di attività attraverso il gioco e strategie riscontrabili che favoriscano momenti di ricerca e di libera esplorazione all’interno di un’attenta verifica atta a promuovere significativi traguardi di sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze cognitive e relazionali, a favore della crescita e dello sviluppo dei bambini.
Il nido viene usato per creare armonia equilibratrice nel lavoro e nella disciplina, offrendo l’opportunità al bambino di conoscere e frequentare altri bambini di età ed esigenze diverse. Con questa metodologia di lavoro, il ruolo dell’educatrice, non è quello di attuare delle “lezioni”, degli “interventi” a programma, ma di lasciare agire il bambino secondo le sue tendenze e, dopo attenta osservazione scientifica, di modificare e organizzare l’ambiente e i materiali in base a quelli che sono i reali bisogni rilevati di ciascun bambino.

